Scopri le Migliori Opportunità di Finanziamento per finanziare la tua Startup nel 2024! Avviare e far crescere una startup richiede non solo idee innovative, ma anche un solido supporto finanziario. Il 2024 è un anno ricco di possibilità per i founder di startup alla ricerca di risorse per portare avanti i propri progetti ambiziosi.
Se sei un imprenditore desideroso di dare vita e slancio alle tue idee imprenditoriali, hai a disposizione diverse opportunità di finanziamento per start up. Affronta la sfida di finanziare il tuo sogno imprenditoriale con agevolazioni e possibilità di accesso a finanziamenti e prestiti sia da parte di enti pubblici che privati.
In questo articolo, esploreremo le principali keyword e le opportunità di finanziamento per startup nel 2024. Scopri come accedere a finanziamenti startup, esplora agevolazioni e trova la soluzione più adatta alle tue esigenze imprenditoriali. Affronta con fiducia l'ostacolo finanziario e dai il via al successo della tua startup con il supporto giusto!
Finanziamenti per start up
Avviare una startup è un’impresa emozionante ma, al contempo, mette alla prova la resistenza finanziaria degli imprenditori. Nonostante l’entusiasmo e la dedizione, la realtà è che molte startup richiedono una base di denaro spesso considerevole per il lancio e per lo sviluppo. Fortunatamente, i finanziamenti per start up non sono un miraggio.
Oltre ai finanziamenti tradizionali per le imprese e ai prestiti da parte di banche e altri enti, esistono diverse possibilità specifiche per questo tipo di azienda: il Governo italiano, riconoscendo l’importanza delle nuove imprese per la nostra economia, ha infatti introdotto numerose misure di sostegno in favore dell’ecosistema startup. Queste vanno dai contributi a fondo perduto per startup, per aiutare le imprese a superare l’iniziale ostacolo finanziario, ai finanziamenti agevolati per sostenere le startup innovative, ai fondi pensati per specifiche categorie imprenditoriali, come i giovani e le donne. Questi aiuti economici sono stati progettati per mantenere l’impressionante trend di crescita avviato nel terzo trimestre del 2022, quando si è raggiunto un record di 14.708 nuove imprese innovative.
I finanziamenti per start up in Italia sono quindi diversi, creando opportunità concrete per coloro che cercano un supporto nella realizzazione del proprio progetto iprenditoriale: vediamo insieme quali sono e come accedervi.
Finanziamenti start up giovani
Accedere ai finanziamenti quando si è giovani può rappresentare una sfida. Spesso, i giovani imprenditori non dispongono delle garanzie richieste dalle banche per assicurare un prestito, rendendo l’intero processo di finanziamento apparentemente proibitivo. Tuttavia, sono state create soluzioni per aiutare questa fascia di imprenditori, comprendendo l’importanza delle loro idee innovative e del loro potenziale.
Tra i principali finanziamenti per start up fondate da giovani, troviamo programmi come “Smart & Start” di Invitalia. Questa iniziativa permette ai giovani di accedere a prestiti start up senza garanzie, con una copertura garantita da Invitalia fino a 2,5 milioni di euro. Questo significa che se l’impresa non riuscisse a restituire l’importo, le somme sarebbero comunque coperte dal fondo, a condizione che il progetto venga approvato. Di conseguenza, è fondamentale che la presentazione del progetto sia curata nei minimi dettagli.
Un altro programma di rilievo è “Nuove imprese a tasso zero”, focalizzato sui giovani under 35. Come suggerisce il nome, il progetto offre finanziamenti a tasso zero alle start up selezionate tra gli ideatori appartenenti a questa fascia d’età.
Finanziamenti start up al femminile
Nel panorama imprenditoriale moderno, la parità di genere è un obiettivo sempre più centrale e per raggiungere questo obiettivo, sono state messe in campo diverse iniziative per incentivare e supportare le start up fondate da donne o a prevalenza femminile. L’imprenditoria femminile rappresenta un motore di innovazione e crescita, e per questo, le istituzioni e gli enti di finanziamento hanno riconosciuto la necessità di creare opportunità mirate.
Uno degli esempi più significativi tra i finanziamenti per start up femminili è il programma “Nuove imprese a tasso zero” di Invitalia, che, oltre a supportare i giovani imprenditori, ha un occhio di riguardo per le start up guidate da donne, fornendo loro condizioni di finanziamento particolarmente favorevoli.
Inoltre, esiste anche il Fondo Impresa Femminile, una risorsa specificatamente ideata per promuovere e sostenere le attività imprenditoriali al femminile. Questo fondo non solo garantisce risorse finanziarie, ma si pone come uno strumento per valorizzare e promuovere le competenze e le capacità delle donne nel settore imprenditoriale.
Come ottenere finanziamenti per start up?
Ottenere un finanziamento per avviare una start up non è un processo immediato e richiede la soddisfazione di determinati requisiti, in particolare quando non si tratta di finanziamenti a fondo perduto ma di finanziamenti che richiedono specifiche garanzie. Questi requisiti non solo garantiscono all’ente creditizio che l’imprenditore sia in grado di restituire il prestito, ma aiutano anche a stabilire la serietà e l’impegno dell’aspirante imprenditore.
Di seguito, i principali requisiti richiesti per ottenere finanziamenti per start up:
Età: È essenziale essere maggiorenni, con un’età compresa tra i 18 e i 70 anni. Tuttavia, è importante notare che alcune istituzioni creditizie potrebbero avere limiti di età diversi, offrendo finanziamenti anche a persone di età superiore.
Reddito: Gli aspiranti imprenditori devono avere un reddito dimostrabile. Questo serve a mostrare alla banca o all’ente finanziario che si ha la capacità economica di restituire il prestito nel tempo.
Residenza: È necessario avere residenza in Italia. Questo garantisce all’istituzione creditizia di avere un punto di riferimento fisso per l’imprenditore.
Conto Corrente: Avere un conto corrente bancario attivo di cui si è titolari è fondamentale. Serve come mezzo principale per la transazione del prestito e per monitorare le attività finanziarie dell’aspirante imprenditore.
Garanzia: Infine, disporre di una forma di garanzia, proporzionale all’importo richiesto, è cruciale. Può trattarsi di beni immobili, garanzie personali o altre forme che possono fungere da sicurezza per il prestito.
Ogni aspirante imprenditore deve essere ben preparato e fare i compiti a casa quando si tratta di finanziamenti. Conoscere e soddisfare questi requisiti aumenta notevolmente le possibilità di successo. Per questo raccomandiamo di affidarsi alla nostra consulenza finanziaria per startup, un servizio personalizzato sulle esigenze della tua realtà imprenditoriale.
I migliori finanziamenti per start up nel 2024 in Italia
Passiamo ora alla scoperta dei principali finanziamenti per startup nel 2023 in Italia: di fronte all’emergente necessità di valorizzare le imprese tecnologiche italiane e di trattenere i giovani talenti nel paese, scongiurando la tentazione di cercare opportunità all’estero, lo Stato ha, come anticipato, predisposto una serie di finanziamenti, fondi e prestiti per favorire l’avvio e la crescita delle start up. Queste misure abbracciano un’ampia gamma di opportunità, che spaziano da finanziamenti a fondo perduto a prestiti a tasso zero.
Il MISE, consapevole delle sfide e delle diverse esigenze che caratterizzano il mondo delle start up, ha implementato misure specifiche, mirate a sostenere i vari tipi di start up: siano esse innovative, giovanili o femminili. E non è solo il settore pubblico ad offrire sostegno; una volta fondata la start up, è possibile rivolgersi a enti privati, come banche rinomate quali Unicredit, o esplorare le potenzialità offerte dal’equity crowdfunding. In alternativa, vi sono numerosi bandi startup nazionali e regionali, molte volte gestiti da agenzie di primo piano come Invitalia, l’Agenzia nazionale di spicco nel panorama degli investimenti e dello sviluppo d’impresa. Tra le proposte di Invitalia spiccano iniziative come “Smart e Start”, “Smart Money” e “On-Oltre Nuove Imprese a tasso zero”, pensate appositamente per dare slancio alle nuove imprese italiane.
Questo 2024, quindi, si presenta come un anno ricco di opportunità e risorse per chiunque desideri intraprendere la via dell’innovazione e dell’impresa in Italia. Vediamo insieme i principali fondi e finanziamenti per startup disponibili in Italia nel 2024.
Smart&Start Italia
Smart&Start Italia rappresenta un catalizzatore per la nuova imprenditorialità, concepito con il Decreto del 24 settembre 2014. La sua missione è favorire le condizioni ottimali per la diffusione dell’imprenditorialità innovativa, promuovendo al contempo politiche di trasferimento tecnologico e la valorizzazione economica della ricerca, sia pubblica che privata. Una sottolineatura importante riguarda l’assegnazione di risorse del PNRR per le startup, specificatamente 100 milioni di euro destinati alle start up femminili, come delineato dal Decreto interministeriale del 24 novembre 2021.
A chi è rivolto
Gli aspiranti imprenditori interessati a questo strumento possono essere:
Start up innovative di piccole dimensioni, con un’età non superiore ai 60 mesi.
Team di individui, incluse le persone residenti all’estero o cittadini stranieri con lo “startup Visa”, che desiderano fondare una start up innovativa sul territorio italiano.
Imprese estere che si impegnano ad aprire una filiale in Italia.
Per essere riconosciute come startup innovative, le aziende devono soddisfare i requisiti delineati all’art. 25 del D.L. 179/2012. Maggiori dettagli possono essere reperiti sul sito registroimprese.it.
Cosa finanzia
Il fulcro dell’iniziativa Smart&Start è il finanziamento di piani imprenditoriali che prevedono spese oscillanti tra i 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. Questi fondi possono essere utilizzati per diverse necessità: acquisizione di beni di investimento, servizi, spese del personale e gestione aziendale. I progetti finanziabili devono avere una chiara impronta tecnologica e innovativa, orientarsi verso l’economia digitale, l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’IoT o mirare alla valorizzazione dei risultati della ricerca.
Agevolazioni
Le start up possono beneficiare di un finanziamento a tasso zero, che copre l’80% delle spese previste. Tale percentuale può crescere fino al 90% se la start up soddisfa particolari requisiti, come essere composta esclusivamente da donne o giovani sotto i 36 anni. Sono previsti ulteriori vantaggi per le start up con sede in regioni specifiche, come Abruzzo, Basilicata e altre. Queste aziende possono ricevere un contributo a fondo perduto che riduce ulteriormente la quantità da restituire. Il periodo di restituzione previsto per il finanziamento è di 10 anni.
Tutoraggio
Smart&Start Italia offre anche un supporto attraverso un tutoraggio tecnico-gestionale, particolarmente utile per le start up costituite da meno di un anno. Questo servizio mira a rafforzare le competenze imprenditoriali in vari ambiti come la pianificazione finanziaria e il marketing.
Come presentare domanda
Le domande vanno inoltrate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. Ci sono alcuni prerequisiti per la presentazione, come l’identità digitale (SPID, CNS, CIE) e una firma digitale. Una volta inviata, ogni domanda riceve un numero di protocollo e viene valutata in base all’ordine di arrivo, sino all’esaurimento dei fondi. Il processo di valutazione, che include un colloquio con gli esperti di Invitalia, ha una durata prevista di 60 giorni.
Neoimpresa – Impresa SanPaolo
Neoimpresa – Impresa SanPaolo rappresenta una soluzione finanziaria dedicata a coloro che hanno scelto il percorso audace di fondare una nuova impresa. Questo finanziamento per startup è ideato per fornire il sostegno necessario a dar vita e crescita al tuo progetto imprenditoriale.
A chi è rivolto
Questo finanziamento è pensato per chi è alle prime fasi della propria avventura imprenditoriale: sia per le neoimprese sia per quelle già avviate ma che hanno meno di 24 mesi di vita. Inoltre, c’è una particolare attenzione alle Start-up innovative, le quali possono beneficiare di una garanzia pubblica gratuita.
Cosa finanzia
Il finanziamento copre le spese di investimento, sia materiali che immateriali, strettamente correlate all’operatività dell’impresa nascente. Questo significa che una buona fetta del tuo piano di investimento, fino al 75%, può essere coperta da Neoimpresa. Una percentuale che può crescere fino all’80% specificamente per le Startup Innovative. Ciò è ulteriormente valorizzato dalla possibilità di cumulare l’importo finanziato con contributi pubblici, garantendo una solida base per il lancio del tuo business.
Come presentare domanda
Se desideri accedere a Neoimpresa, devi considerare alcuni aspetti pratici. Primo fra tutti, la durata massima del piano di rimborso è di 10 anni, con una flessibilità nel preammortamento che può estendersi fino a 24 mesi. Puoi personalizzare il piano di ammortamento secondo le tue necessità e decidere tra un tasso di interesse fisso o variabile. Le spese di istruttoria sono più contenute qualora tu attivi la garanzia diretta del Fondo di Garanzia per le PMI, e le erogazioni avvengono in base allo stato avanzamento dei lavori. Per ulteriori dettagli e per iniziare la tua richiesta, puoi visitare direttamente il sito di Intesa SanPaolo.
Nuove Imprese a Tasso Zero
La misura Nuove Imprese a Tasso Zero nasce con l’intenzione di supportare, in tutta la nazione, lo sviluppo e la nascita di micro e piccole imprese che vedono come protagonisti giovani e donne. Questo progetto è stato reso possibile grazie al decreto-legge n. 34/2019 e alla legge n. 160/2019. Successivamente, con il Decreto del 4 dicembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2021, le modalità attuative sono state ridefinite per garantire un intervento più efficace.
A chi è rivolto
Questo supporto è pensato principalmente per micro e piccole imprese con un’anzianità non superiore ai 60 mesi e caratterizzate da una maggioranza, sia in termini di soci che di quote di partecipazione, di giovani tra i 18 e i 35 anni o di donne. Inoltre, anche individui che stanno pianificando di fondare una nuova impresa possono candidarsi, a patto che presentino i documenti necessari a dimostrare la costituzione dell’impresa entro i tempi stabiliti dalla comunicazione di ammissione.
Cosa finanzia
Il finanziamento può essere utilizzato per vari settori, che includono: la produzione industriale, artigianale e la trasformazione dei prodotti agricoli; servizi rivolti sia ad aziende che a privati, inclusi quelli legati all’innovazione sociale; commercio; e attività nel campo turistico, soprattutto quelle che mirano a valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del paese. A seconda dell’anzianità dell’impresa, sono previste spese ammissibili diverse. Per le aziende fino a 36 mesi, la spesa non può superare 1.500.000 €, mentre per quelle tra 36 e 60 mesi il limite è di 3.000.000 €. Questi fondi devono essere utilizzati entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento.
Come presentare domanda
Le aziende interessate possono trovare tutte le informazioni necessarie e presentare la loro domanda attraverso il sito ufficiale del MISE.
Fondo Nazionale Innovazione
Il Fondo Nazionale Innovazione rappresenta l’iniziativa cardine nel campo del venture capital in Italia, progettata con l’obiettivo di incoraggiare la crescita innovativa delle imprese italiane. Attraverso un patrimonio finanziario composto da risorse pubbliche, queste vengono impiegate, insieme a risorse private, per investimenti sia diretti che indiretti in imprese con un marcato potenziale innovativo. Le risorse pubbliche messe a disposizione ammontano a 310 milioni di euro, raccolti in un veicolo speciale denominato “Fondo di co-investimento MiSE”. La responsabilità di gestire tale iniziativa è stata affidata a CDP Venture Capital S.p.A., rinomata società di gestione del risparmio.
A chi è rivolto
Il FNI si dedica all’investimento nel capitale sociale di startup, scaleup e PMI caratterizzate da un elevato potenziale di sviluppo. Le imprese target non devono essere quotate in mercati regolamentati e devono trovarsi in una fase di seed financing, start-up financing, avvio dell’attività o scale up financing.
Cosa finanzia
La principale modalità d’intervento del FNI consiste nell’investimento diretto nel capitale sociale di PMI. Tuttavia, il Fondo si impegna anche in investimenti indiretti, attraverso la partecipazione a quote di fondi di venture capital che hanno l’obiettivo di sostenere PMI innovative. Gli interventi del Fondo sono calibrati secondo condizioni di mercato e seguendo i criteri stabiliti dal decreto interministeriale del 27 giugno 2019.
Come presentare domanda
Per una comprensione dettagliata delle opportunità offerte e delle modalità di accesso, è possibile consultare il bando dell’incentivo disponibile sul sito ufficiale del MISE.
Prestito Startup Unicredit
Il Prestito Startup Unicredit emerge come una delle proposte più interessanti nel panorama dei finanziamenti bancari dedicati alle nuove imprese. Questa offerta specifica, curata da Unicredit, si rivolge a chi sta ponderando l’idea di intraprendere una nuova attività e ha necessità di un supporto finanziario per i primi passi nella realizzazione del proprio progetto imprenditoriale.
Concepito per assecondare le esigenze degli aspiranti imprenditori, questo finanziamento può raggiungere un importo massimo di 100.000 euro, con una durata che può estendersi fino a 7 anni. La sua flessibilità si riflette anche nelle modalità di rimborso: il cliente può scegliere tra rate mensili, trimestrali o semestrali, garantendo una gestione del debito adattabile alle proprie necessità. Inoltre, Unicredit offre la possibilità di decidere tra un tasso di interesse fisso o variabile, permettendo una personalizzazione ulteriore del prestito in base alle prospettive e alle condizioni del mercato.
Smart Money
Smart Money di Invitalia rappresenta un importante incentivo per le startup innovative che aspirano a sfruttare l’expertise di entità quali incubatori, acceleratori, organismi di ricerca e innovation hub. Questo programma è pensato per assistere le imprese nella definizione del loro progetto imprenditoriale e nella preparazione al lancio sul mercato.
A chi è rivolto
Il programma è strutturato in due fasi. La Fase 1, ormai quasi conclusa, era orientata a offrire un contributo a fondo perduto, coprendo fino all’80% delle spese per un massimo di 10.000 euro. La Fase 2, invece, è destinata esclusivamente alle startup che hanno completato con successo la fase iniziale. Queste aziende possono ottenere un ulteriore contributo a fondo perduto, specialmente se attraggono investimenti da enti qualificati, investitori esperti o business angels per sostenere i loro piani di sviluppo.
Cosa finanzia
Nella Fase 2, le startup che hanno ottenuto o stanno per ricevere un investimento in capitale di rischio da un’entità abilitata dell’ecosistema dell’innovazione possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto. Tale contributo corrisponde al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, fino a un totale di 30.000 euro. L’investimento, che può variare da un minimo di 10.000 euro, dovrebbe provenire da uno a tre attori dell’ecosistema dell’innovazione e deve garantire una partecipazione per almeno 18 mesi senza raggiungere la maggioranza del capitale sociale.
Come presentare domanda
Per accedere a questo beneficio, l’investimento deve avvenire attraverso strumenti di equity o quasi equity e non tramite piattaforme di equity crowdfunding. La procedura di richiesta di questo incentivo è rigorosa e mira a garantire che solo le imprese più meritevoli e innovative ricevano il sostegno necessario per prosperare in un ambiente economico in continua evoluzione.
Fondo Impresa Femminile
Il Fondo Impresa Femminile è un’iniziativa promossa dal Ministero con lo scopo di sostenere e incentivare le imprese dirette da donne. L’obiettivo principale è favorire la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di queste imprese tramite contributi a fondo perduto e finanziamenti a condizioni vantaggiose.
A chi è rivolto
Questo programma è aperto a imprese femminili di tutte le dimensioni, sia nuove che già esistenti, situate in ogni regione italiana. Vi possono accedere diverse tipologie di imprese femminili:
Cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie;
Società di capitale con almeno i due terzi delle quote e degli organi amministrativi composti da donne;
Imprese individuali guidate da donne;
Lavoratrici autonome con partita IVA.
Inoltre, le professioniste che vogliono avviare una nuova attività o che hanno costituito la loro impresa da meno di un anno possono accedere a determinati benefici previsti dal Fondo.
Cosa finanzia
Il Fondo, con una dotazione complessiva di circa 200 milioni di euro, supporta programmi di investimento in diversi settori, tra cui l’industria, l’artigianato, la trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. A seconda della durata dell’impresa:
Per le nuove imprese o quelle con meno di 12 mesi di vita, sono finanziabili progetti fino a 250 mila euro. L’entità del contributo varia in base alla dimensione del progetto, coprendo fino all’80% delle spese (o 90% per donne disoccupate).
Imprese attive da più di un anno possono presentare progetti fino a 400 mila euro per sviluppare o espandere le attività. Qui, il Fondo combina un contributo a fondo perduto con un finanziamento a tasso zero, coprendo fino all’80% delle spese ammissibili.
Come presentare domanda
Per accedere ai benefici del Fondo, le interessate devono presentare una domanda attraverso la piattaforma online di Invitalia. Il processo prevede una fase iniziale di compilazione, seguita dall’invio della domanda stessa, che deve essere effettuato rispettando le date di apertura dello sportello online previste.
Questo strumento fa parte del pacchetto di interventi del Ministero per la valorizzazione della cultura imprenditoriale femminile, inserendosi nella missione “Inclusione e coesione” del PNRR.
Italia Startup Visa
Il programma Italia Startup Visa rappresenta una brillante iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per iniettare freschezza e innovazione nel tessuto imprenditoriale italiano. Attraverso questo programma, gli imprenditori stranieri sono incoraggiati a portare i loro talenti in Italia, avendo l’opportunità di ottenere un visto di ingresso di un anno. Questo visto permette loro di operare in autonomia sul territorio italiano, con l’obiettivo di fondare una startup innovativa.
La particolarità dell’Italia Startup Visa risiede nella sua accessibilità: si tratta di una procedura digitalizzata, completamente gratuita, e contraddistinta da tempi rapidi. La sua efficacia è testimoniata dal notevole interesse che ha suscitato a livello internazionale, avendo attirato oltre 500 candidature da una cinquantina di paesi al di fuori dell’Unione Europea.
Oltre a questo, c’è una specifica estensione del programma, denominata Startup Hub, che facilita ulteriormente l’ingresso di innovatori nel panorama italiano. Questa variante è pensata per i cittadini non appartenenti all’UE che già vivono in Italia muniti di un valido permesso di soggiorno e che aspirano a fondare una startup innovativa nel Bel Paese.
Green New Deal
Il Green New Deal rappresenta una risposta concreta e ambiziosa alle sfide ambientali del nostro tempo, promuovendo progetti all’avanguardia in ambito di ricerca, sviluppo e innovazione. Questa iniziativa è focalizzata sulla transizione ecologica e circolare, con l’obiettivo di guidare le imprese verso un futuro più sostenibile. Grazie ai finanziamenti agevolati del Fondo Rotativo per il Sostegno alle Imprese e gli Investimenti in Ricerca (FRI), le imprese possono accedere a contributi mirati per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale. Questa iniziativa pone un’enfasi particolare su tematiche di grande rilevanza, come la decarbonizzazione, l’economia circolare, la minimizzazione dell’uso di plastica e la rigenerazione urbana.
Imprese di diverse dimensioni e settori – che siano industriali, agroindustriali, artigianali o che offrano servizi all’industria – possono partecipare, presentando progetti sia individualmente che in collaborazione con altri. Tuttavia, considerando la complessità della procedura e la necessità di una profonda conoscenza degli strumenti e delle normative, è essenziale affidarsi a esperti del settore. In questo panorama, Incentivimpresa.it emerge come un riferimento fondamentale, offrendo consulenza specializzata per facilitare l’accesso ai fondi sia europei che nazionali.
FAQ
Qui troverete risposte alle domande comuni sui vari tipi di finanziamenti per start up, inclusi dettagli sui fondi a fondo perduto e sulle opzioni di prestito senza garanzie. Queste informazioni sono pensate per aiutare gli imprenditori e i fondatori di startup a navigare nel panorama dei finanziamenti.
Come ottenere finanziamenti per una startup?
Per ottenere finanziamenti, una startup deve prima definire chiaramente il suo modello di business e il piano finanziario. È importante ricercare diverse fonti di finanziamento, come venture capital, angel investors, sovvenzioni governative e crowdfunding. La presentazione di un solido business plan e la dimostrazione di un potenziale di crescita sono cruciali per attirare investitori.
Quale tipo di finanziamenti possono servire a una startup?
Una startup può beneficiare di vari tipi di finanziamenti, tra cui il capitale di rischio (venture capital), gli investimenti dei business angel, i prestiti bancari, le sovvenzioni governative e il crowdfunding. La scelta dipende dalla fase di sviluppo della startup, dalla sua struttura finanziaria e dalla strategia di crescita.
Quali sono i finanziamenti a fondo perduto nel 2024?
I finanziamenti a fondo perduto sono sovvenzioni che non richiedono rimborso. Nel 2024, ci sono diverse opportunità a fondo perduto per le startup, che variano in base al settore, alla regione e ai criteri specifici.
Esistono prestiti senza garanzie per startup?
Sì, esistono prestiti senza garanzie specifici per le startup, sebbene siano meno comuni dei prestiti tradizionali. Questi prestiti sono spesso offerti da istituzioni finanziarie specializzate in piccole imprese o programmi governativi. Tuttavia, di solito richiedono un elevato potenziale di crescita o un modello di business innovativo per l’approvazione.
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